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Dal Resegone ai Campelli

Tappa della DOL, Dorsale Orobica Lecchese, fino ad oltre 1.500 metri di altitudine

Partenza/Arrivo
Da: Lecco
A: Taleggio (BG)
Tipologia/Periodo
Trekking
Primavera/Estate/Autunno/Inverno
Durata/Lunghezza
6 ore
21km
Dislivello
Salita: 1100m
Difficoltà
MEDIA

Si passa da boschi di castagni, carpini e noccioli ad indimenticabili faggete per salire alle praterie di pascoli situati ad oltre 1500 m di altitudine.

Siamo nel cuore della produzione casearia della Valsassina e della Val Taleggio. Dai Piani di Bobbio appare la vetta del Pizzo dei Tre Signori che ha segnato per secoli il confine tra la Repubblica di Venezia, il Ducato di Milano e la Repubblica delle 3 Leghe della Confederazione Elvetica e che oggi è punto di contatto tra le province di Bergamo, Lecco e Sondrio.

Partendo da Morterone sull’antica mulattiera si arriva alla Forcella di Olino (1148 m), da dove prendere la SP63 per poche centinaia di metri ritornando verso Morterone fino ad incrociare sulla sinistra una strada agro-silvo-forestale, da cui raggiungere, seguendo le indicazioni DOL, il Culmine di San Pietro, un importante luogo di passaggio tra la Valsassina e le valli bergamasche. Vicino alla suggestiva chiesa ci sono due possibilità per salire a Maesimo e ai Piani di Artavaggio, entrambe con la segnaletica della DOL:

  1. Se si ha una grande esperienza escursionistica (EE) e non c’è traccia di neve, si può intraprendere la variante alta che risale fino allo Zucco di Maesimo, lungo la dorsale che separa la Valsassinese Valle di Penscei dalla bergamasca Valle di Bordesiglio.

  2. L’altra variante, meno impegnativa, ma non meno affascinante, si imbocca sempre dalla chiesa dirigendosi verso le Baite di Roncaiola, che appaiono sulla destra. Il sentiero oltrepassa il piccolo gruppo di case, una splendida faggeta fino ai prati dove il percorso comincia a salire, sbucando così agli ampi Alpeggi di Maesimo.

Da qui, dopo una piccola sosta e dopo aver degustato, se l’alpeggio è stato caricato, dell’ottimo Quartirolo nella Casera di Maesimo, si riprende il cammino lungo una strada sterrata attraverso pascoli e radi boschi fino alla località di Artavaggio, dominata dall’inconfondibile piramide del Pizzo Sodadura. Proseguire attraverso il Sentiero attrezzato “degli stradini” e raggiungere i Piani di Bobbio in circa 1.30 h dalla piana della conca di Artavaggio: un percorso da escursionista esperto, tramite cui attraversare suggestivi canali rocciosi dei dolomitici pendii dello Zuccone Campelli e della Cresta Ongania. Da qui si raggiunge la Bocchetta di Pesciola a pochi minuti dal Rifugio Lecco, sul bordo dell’ampia conca dei Piani di Bobbio, dove poter ristorarsi.

In alternativa puoi raggiungere i Piani di Bobbio attraverso il sentiero CAI 101 detto “dei Mughi” o “dei Megoff”, che compie il periplo quasi completo del dolomitico Gruppo dei Campelli.

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