• Itinerari

Dal Pizzo dei Tre Signori al Lago di Como

Partenza/Arrivo
Da: Introbio (LC)
A: Colico (LC)
Tipologia/Periodo
Trekking
Primavera/Estate/Autunno/Inverno
Durata/Lunghezza
9,40 ore
37km
Dislivello
Salita: 1300m
Difficoltà
MEDIA

Questo percorso della DOL che permette di conoscere anche la "Via del Ferro" seguendo le tracce dei minatori e dei fonditori che hanno creato la millenaria tradizione di lavorazione dei metalli di Premana dove è possibile visitare il Museo Etnografico.

Appena usciti dal Rifugio Santa Rita si può scegliere di visitare la Bocchetta di Trona oppure scendere direttamente verso la Val Varrone e Premana: nel primo caso bisogna imboccare verso sinistra in leggera salita il Sentiero della Tempestada, che porta in poco più di un’ora alla Bocchetta; nel secondo caso scendere per il comodo sentiero che sul versante della Val Varrone si dirige verso il Rifugio Casera Vecchia di Varrone, a 1675 metri.
Dalla casera, seguendo la strada militare CAI 34, ci si può dirigere verso l’Alpe Forno; poco prima si può ammirare la suggestiva Cascata del Dente. Giunto all’Alpe Forno (1128 m) proseguire lungo la strada fino a Gebbio, dove imboccare un antico e ombroso sentiero che conduce fino al centro di Premana (951 m).

Dal centro di Premana seguire Via Roma fino ad arrivare alla località Teglio. A destra, rivolto a monte, parte il sentiero CAI 24 - 25 che conduce a Giannello Basso (1119 m). Dal bellissimo nucleo rurale proseguire in piano verso la Valle Varroncello, seguendo la traccia che costeggia il fianco del monte ed entra nella valle appena citata. Prestare attenzione per il terreno accidentato a causa di smottamenti: oggi si può attraversare il fiume Varroncello saltando tra i massi.. Risalire quindi il versante opposto e uscire dalla forra incrociando il sentiero CAI 22, proseguendo in falso piano fino a Subiale (1073 m). Da qui si arriva fuori dall’abitato per poi prendere la strada militare che dalla SP67 della Val Varrone sale all’Alpe di Campo e al Rifugio Griera.

Sbucato sul Tornant de Galiin, che prende il nome dal lööch di Gallino (1012 m), si può sostare e meditare presso l’Eremo della Breccia. Scendere fino a raggiungere la SP67, da percorrere fino ad alcune tracce che consentono di tagliare alcuni tornanti, abbreviando il percorso e permettendo di osservare ruderi di stalle e ampi castagneti. Arrivati ad Avano (765 m) si prosegue ancora su strada fino a Tremenico (754 m) da cui giungere alla Madonna del Consolino. Da qui proseguire fino a incrociare la bellissima mulattiera che sale da Introzzo fino a Subiale. Da Subiale continuare a destra lungo la strada asfaltata di origine militare e raggiungere i Roccoli Lorla (1469 m) per poi seguire il tracciato della vecchia DOL, che in leggera discesa supera a Nord il monte Legnoncino; poco prima di incrociare la carrozzabile asfaltata che sale da Sueglio, diretta verso i Roccoli di Artesso, vi è una struttura di cemento, di fianco alla quale diparte una traccia che sale tra felci e boschi ombrosi arrivando direttamente al laghetto dei Roccoli d’Artesso (1209 m).

Da qui imboccare il sentiero CAI 4 che in poco tempo conduce all’alpeggio Sommafiume (1097 m). Scendere quindi verso Vezzèe e proseguire sul sentiero CAI 2, lungo la vecchia DOL fino a incrociare il sentiero CAI 1, che ti conduce fino a Posallo (427 m). Scendere fino a Villatico (309 m) dalla cui chiesa di San Bernardino imboccare Via Campione, percorrendola fino alla rotonda, dove prendere per Via al Bacco, che prosegue nel centro di Colico fino alla stazione, dove termina il viaggio lungo la DOL dei Tre Signori.

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Ph: Roberto Ganassa

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