• Itinerari

Da Pilzone a Pisogne lungo l’antica Via Valeriana

Partenza/Arrivo
Da: Iseo (BS)
A: Pisogne (BS)
Tipologia/Periodo
Trekking
Primavera/Estate
Durata/Lunghezza
4,30 ore
22km
Dislivello
Salita: 1015m
Difficoltà
MEDIA

Questo meraviglioso e panoramico percorso inizia a Pilzone d'Iseo, delizioso paese sul lago posto tra il Montecolo ed il salto roccioso sopra il quale si scorge la sommità del campanile di S. Fermo, è il punto di partenza dell'Antica Strada Valeriana esattamente dalla Piazza Basilio Cittadini nelle vicinanze della chiesa parrocchiale, dedicata ai Santi Pietro e Paolo.

Salendo, sulla sinistra, s'imbocca Via Volontari del Sangue dove, tra le ultime abitazioni, si aprono già bei panorami sul Montecolo e sul basso Sebino.

Magnifici esemplari di castagno e nocciolo fanno da cornice alle vedute sulle Prealpi bergamasche e sull'isola lacustre più grande d'Europa, Monte Isola, che ci accompagna visivamente per gran parte dell'Antica Strada con il suo Santuario che domina dall’alto.
Esemplari di carpino nero e roverella compongono prevalentemente i tratti boschivi del percorso, che si alternano con altri che attraversano piccoli centri abitati come quello di Gazzane, con case di recente costruzione, che si mescolano con vecchi edifici rurali realizzati con le variegate pietre trasportate sin qui durante le glaciazioni e grazie alle quali è possibile leggere l'articolata storia geologica di tutta la Valcamonica.

Continuando a seguire le indicazioni si giunge presto alla chiesa di S. Fermo, protettore dei contadini, che merita una piccola deviazione perché si possono godere da lì meravigliosi panorami su Monte Isola e sulla Corna Trentapassi.

Oltrepassata la Valle di Vaiorzo, con i suoi numerosi fusti d'ulivo si arriva al borgo di Tassano attraverso una piccola strada che anticipa da sinistra l'abitato e che conduce d'innanzi alla chiesa dei Santi Faustino e Giovita.

Questa parte rappresenta anche il primo tratto della Via Valeriana, il secondo inizia dove finisce il primo ed arriva invece a Dosso dove ci si addentra da subito tra piccole vigne ed estesi uliveti seguendo antiche carrarecce.

Salendo su mulattiere si arriva nell'antico borgo di Maspiano, tra strette viuzze acciottolate e vecchi portoni consumati dal sole, la piazza è molto carina, vi si trova la chiesa dedicata al Santo pellegrino Giacomo, risalente al XVII secolo e una grossa fontana per rinfrescarsi.

Si prosegue ancora tra piccoli filari di vite, alberi di noce e prati da sfalcio, fini a Gandizzano, caratterizzato dalla Chiesa di S. Maria, risalente al '400.

Si attraversano altri piccoli borghi come quello di Gavone, ci si addentra tra le case di Marasino, passando nel centro storico ed accanto alla Pieve di S. Antonio per poi ritrovarsi ancora tra gli ulivi, con vista sulla chiesa parrocchiale di Sale Marasino.

Qui finisce il secondo tratto ed inizia il terzo tra muri a secco che sostengono vecchi terrazzamenti e uliveti, nella zona, protetta dai freddi venti di tramontana, crescono anche esemplari di fico d'India, pare di essere sul mediterraneo.

Decidiamo di abbandonare la Via Valeriana per scendere nell’abitato di Marone e proseguire fino a Pisogne camminando con il lago accanto, percorrendo la bella ciclabile con tratti in legno e tratti asfaltati, non più nel verde dei boschi ma nell’azzurro del cielo e dell’acqua passando dalla meravigliosa frazione di Vello.

Raggiunta la bella Pisogne il ritorno lo si può fare in treno se la nostra auto è al punto di partenza. Attenzione che non tutti i treni fermano a Pilzone, bisogna chiedere alla stazione.

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Ph: Marin Forcella

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