• Itinerari

Da Cassiglio al Rifugio Lecco

Partenza/Arrivo
Da: Valtorta (BG)
A: Cassiglio(BG)
Tipologia/Periodo
Trekking
Primavera/Estate
Durata/Lunghezza
3 ore
16km
Dislivello
Salita: 1844m
Difficoltà
MEDIA

La prima parte del percorso si sviluppa nel bosco per poi proseguire attraverso pascoli aperti fino ai Piani di Bobbio che sono una stazione sciistica della Valsassina in provincia di Lecco.

Dall’antico borgo di Cassiglio, all’altezza della chiesa parrocchiale si imbocca la carrozzabile asfaltata che scende e attraversa il torrente Stabina. Oltrepassata una breve galleria, scavata nella viva roccia, la valle si allarga e ci si ritrova a costeggiare il lago artificiale di Cassiglio. Superato sulla sinistra un piccolo bar, si prosegue lungo la strada asfaltata che costeggia il torrente. Prima che la strada prenda a salire, sulla sinistra si stacca una larga mulattiera evidenziata da un cartello con indicati i tempi di percorrenza dell’intero percorso delle “Orobie Occidentali” e alcune semplici, ma importanti indicazioni.

Si continua a salire nuovamente nel bosco e, dopo aver superato un traliccio dell’alta tensione, in pochi minuti si raggiunge il Passo Baciamorti. Dal passo è possibile spaziare con lo sguardo lungo la verdeggiante Valle Asinina mentre, in quota, sono visibili i vasti pascoli dei Piani dell’Alben dove è sito il Rifugio Angelo Gherardi.
Lasciato il passo si prosegue salendo a mezza costa, in leggera salita, attraverso i pascoli del Pizzo Baciamorti fino alla Baita Rudera; si costeggia poi il Monte Aralalta e, dopo un tratto in salita, si raggiunge la sommità di un dosso erboso dove si trova la Baita di Cabretondo sulla linea dell’antico confine della Repubblica di Venezia.

In breve si supera la bocchetta di Regadur, dove si nota la piccola Baita Regina, punto di raccordo con il sentiero che sale dal Rifugio Angelo Gherardi. Si percorrono gli ampi pascoli aperti fino a raggiungere in piano il passo deII’Aralalta, su alcune carte indicato come Passo di Sodadura. Si continua giungendo in vista del Rifugio Cazzaniga-Merlini, posto su di un piccola altura nella parte alta degli impianti di risalita dei Piani di Artavaggio. A sinistra, si trova il Rifugio Nicola. Successivamente si risale in direzione del colle posto fra la Cima di Piazzo e lo Zuccone Campelli. Si giunge alla Baita Bocca da dove si continua dirigendosi ai piedi delle pareti rocciose dello Zuccone Campelli. Dalla baita si scorge la Cornetta, bella cima e anche balcone naturale su Valtorta e la Valle Stabina. Il percorso si snoda lungo il versante Nord-Est dello Zuccone Campelli ed è caratterizzato da tratti piani seguiti da leggeri saliscendi che la particolare conformazione delle rocce calcaree rende obbligatori. Raggiunto un ripido canale, posto fra lo Zucco Barbesino e la Corna Grande, lo si risale fino a raggiungere la stretta bocchetta dei Megoffi che immette nell’omonima valle. Poco oltre, si giunge in vista del Rifugio Lecco collocato all’inizio del Vallone dei Camosci con alle spalle le “dolomitiche” pareti dello Zucco Barbesino e dello Zuccone Campelli, mentre più in basso è visibile la verdeggiante Conca Pascoliva dei Piani di Bobbio.

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