• Itinerari

Boschi e civiltà d'acque

Anello da Magenta a Robecco, discesa in valle tra i boschi del Ticino e ritorno lungo il Naviglio Grande per Bernate e Boffalora

Partenza/Arrivo
Da: Stazione ferroviaria, Magenta (MI)
A: Stazione ferroviaria, Magenta (MI)
Tipologia/Periodo
Bicicletta
Primavera/Estate/Autunno/Inverno
Durata/Lunghezza
2h e 30min
27km
Dislivello
Salita: 0m
Difficoltà
PER TUTTI

L’itinerario ad anello parte da Magenta, giunge al Naviglio a Pontevecchio lungo la pista ciclabile e da qui, scendendo verso Robecco, porta alla scoperta di paesaggi verdi e d’acque contornati da campi coltivati ove aziende cerealicolo zootecniche di moderna ispirazione si impegnano a migliorare la biodioversità animale e vegetale. 

Proseguendo, si scende nella vallata del fiume Ticino per ammirare le marcite (come ad esempio quelle nei pressi di Cascina Grande o di Cascina Boscreva), elemento caratterizzante di una certa parte della pianura del sud ovest milanese, specialmente d’inverno quando il verde brillante dell’erba spicca nel paesaggio degli altri campi secchi o bianchi. Qui, la vallata è ricca di risorgive che alimentano le rogge e a loro volta i mulini e lavatoi. 

L’itinerario si inoltra nei diversi boschi dell’area naturale protetta del Parco lombardo della Valle del Ticino e risale il fiume fino alla passerella sul cavo Delizia e al “Centro Parco - La Fagiana”, dove si possono ammirare le specie autoctone della valle nel centro educativo e museo. 

Continuando per i boschi a protezione del fiume si sottopassano importanti infrastrutture viabilistiche come la ferrovia MI-TO e l’autostrada A4 per risalire la valle e giungere a Bernate Ticino ove ammirare un esempio dell’antica coltura promiscua della pianura realizzata dall’Ente Parco o il ponte sul Naviglio che unisce le due parti storiche del paese, nei pressi della “Canonica”

Si scende quindi costeggiando il Naviglio per giungere a Boffalora sopra Ticino, importante centro per la navigazione (è nella tradizione la memoria del “Barchett” di Boffalora che effettuava il servizio postale fino all’inizio del XX secolo) e le cui terre appartennero ai certosini come testimonia la lapide sotto il passaggio verso il grazioso centro storico

Sempre lungo la strada alzaia che costeggia l’antico canale navigabile, si scende prima fino a Pontenuovo e poi a Pontevecchio, ove sorge Villa Castiglioni sede dell’Ente Parco, da dove si può agevolmente tornare verso il centro cittadino di Magenta ed alla sua stazione ferroviaria.

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Foto in visore e gallery: Paola Branduini

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