- Arte e Cultura
Il Castello di Lardirago: un gioiello da scoprire
Le Giornate FAI d'Autunno 2021 16 e 17 ottobre 2021
Il Gruppo FAI Giovani e la Delegazione FAI di Pavia apriranno a Lardirago il Castello di recente restituito al suo splendore e a Vigevano organizzeranno un percorso alla scoperta delle opere di Giovanni Rota.
Il Castello fa parte di un complesso architettonico visconteo edificato nel XIV secolo e sorge nel comune di Lardirago, all'incirca 7 km a nord di Pavia e 25 km a sud di Milano. Fa parte del patrimonio del Collegio Ghislieri dal XVI secolo. L'insieme fortificato sorge su un'altura in fregio all'Olona, appena fuori dall'abitato, in posizione isolata.
Si tratta di un organismo composto da due edifici separati, innalzati a loro volta sui resti di un preesistente castello: un corpo anteriore, a forma lineare, verso la strada (forse un ricetto) e un castello vero e proprio, di impianto quadrangolare con cortile dotato di portico ad archi acuti. Vi compaiono elementi tipici dell'architettura viscontea, come una bifora nel cortile e il portale di accesso alla cappella con elaborate cornici di terracotta. L'ingresso al cosiddetto "ricetto" è protetto da un rivellino, a sinistra del quale si innalza una torre. Anche il castello possiede una torre rettangolare, che funge da mastio. Sul coronamento sottogronda della quale spicca un motivo a dente di sega dalla foggia piuttosto inconsueta.
Nel 1569 Papa Pio V attribuì il feudo di Lardirago, con il suo castello altomedievale, al Collegio Ghislieri di Pavia, così da garantire al collegio stesso le rendite necessarie ad assolvere ai compiti istituzionali della nuova istituzione. Questa decisione, unita a donazioni e lasciti di numerosi benefattori accumulatisi negli anni, ha permesso al collegio un'autonomia di gestione mantenuta nei secoli.
Il castello è formato da vari edifici: il recinto-ricetto, ubicato a sud del Castello, databile alla seconda metà del XIV secolo, dal quale, tramite una torre posta presso il rivellino e databile intorno alla metà del XIII secolo (seppur in parte modificata tra Tre e Quattrocento) si accede al castello. All'interno del recinto-ricetto si trovavano molte strutture “agricolo-industriali”, come il mulino, il torchio, la pila e la sega idraulica. A est del castello si trova la Cascina Cortegrande, risalente al XVI e XVII secolo, e formata da più edifici affacciati su di una grande corte di forma quadrangolare, schema tipico della cascina lombarda. Il castello composto da diversi elementi edilizi costruiti in epoche successive. Presenta una pianta quadrata ed è formato da quattro corpi di fabbrica di differente larghezza ma di pari altezza che, uniti ad angolo retto, formano una corte interna a pianta rettangolare. L'accesso al castello è garantito da un grande portone duecentesco, originariamente dotato di saracinesca in metallo, caratterizzato dall'archivolto realizzato con materiali di due tipi, diversi per qualità e cromie: conci trapezoidali di bionda arenaria alternati a coppie di conci laterizi, una tecnica molto diffusa all'epoca in area lombarda.
Tutti i prospetti esterni del castello presentano finestre di varia foggia, dovute alle tanti fasi edilizie a cui la struttura fu sottoposta: dalle monofore a tutto sesto più antiche, fino alle bifore archiacute dotate di esile colonnetta marmorea centrale, tipiche di molte strutture di epoca viscontea, le trecentesche monofore a sesto acuto polilobate, fino alle aperture realizzate nel corso del Cinquecento. L'omogeneità dei prospetti è interrotta nel lato orientale dalla presenza di una torre, che si erge oltre il livello della copertura. Lo stesso corpo di fabbrica orientale è composto da due elementi distinti, costituiti dalla torre e dall'estremità settentrionale caratterizzata dal portico con archi in cotto a vista e basamento in granito. Al piano terreno della torre si trova la cappella romanica di San Gervasio (risalente all'XI secolo), alla quale si può accedere dalla corte interna. Nella fronte nord-ovest del fabbricato si apre un ampio portico con arcate archiacute, rifinite nell'archivolto con una modanatura aggettante, mentre all'interno si conservano affreschi “a tappezzeria” realizzati a cavallo tra Tre e Quattrocento. La Cappella, racchiusa nelle mura della torre, fu più volte modificata nel corso dei secoli: il ricco portale in terracotta è riferibile alla seconda metà del Trecento, mentre internamente sono recentemente venuti alla luce affreschi risalenti ai secoli XI-XII.
A CURA DI Gruppo Giovani e Delegazione di pavia
Contributo suggerito a partire da: € 3,00
Orari
Sabato: 00:00 - 00:00 / 14:00 - 18:00
Note: Non sono previste visite il sabato mattina
Domenica: 10:00 - 13:00 / 14:00 - 18:00
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