Ho trovato 23 risultati per cenacolo

Turismo accessibile per Santa Maria delle Grazie e Cenacolo Vinciano

Suggerimenti di vista per persone con disabilità ed esigenze specifiche
Basilica di Santa Maria delle Grazie

Cenacolo vinciano

La visita che vi porterà a scoprire il mondo delle emozioni!

Chiesa di Santa Maria delle Grazie e Cenacolo Vinciano

Itinerario simbolo della città e patrimonio Unesco.Al Cenacolo Vinciano si consiglia di aggiungere la visita alla Chiesa di Santa Maria delle Grazie per completare la storia del luogo. Questo percorso permette di cominciare a capire come Milano si sia aperta al Rinascimento nella seconda metà del XV secolo per impulso dell'ultimo signore appartenente alla famiglia Sforza, Ludovico il Moro, che aveva invitato in città, al proprio servizio, Leonardo da Vinci e Donato Bramante. A loro affida la realizzazione dei due capolavori presenti in questo luogo, perché avrebbe voluto eleggere la chiesa domenicana a mausoleo di famiglia, il progetto, però, non si realizzò a causa di vicende avverse che colpirono il duca. Si segnala che il reperimento dei biglietti d'ingresso per vedere l'Ultima Cena di Leonardo da Vinci è difficile.

Cenacolo Vinciano e Chiesa di Santa Maria delle Grazie

A Milano, due tesori Patrimonio Unesco, uno accanto all’altro. L’enigmatico Cenacolo Vinciano e la Chiesa di Santa Maria delle Grazie

Leonardo a Milano Cenacolo e Santa Maria delle Grazie

Milano è una città profondamente legata a Leonardo, l’artista visse qui più che in nessun altro luogo. Accolto dalla Corte sforzesca come musicista, Leonardo operò in molteplici ambiti: dalla scenografia, all’ingegneria. Ancora oggi si trovano a Milano molte sue meravigliose testimonianze: dai disegni del Codice Atlantico fino all’Ultima Cena, dalla Sala delle Asse al Ritratto di Musico e persino la sua Vigna, recentemente riportata in vita.Il Cenacolo Vinciano, realizzato tra il 1495 e 1498, è ubicato all'interno del Refettorio di Santa Maria delle Grazie. L’opera leonardesca ha vissuto una storia molto travagliata, a causa di una tecnica di esecuzione non tradizionale, ma anche a causa dell’umidità, problemi statici e della seconda guerra mondiale. Oggi è visibile in tutto il suo fascino dopo 21 anni di delicato restauro.La visita guidata ha come tappe l'Ultima Cena nel Refettorio, la Chiesa ed il bellissimo chiostro bramantesco.

Il Cenacolo Vinciano

Un capolavoro imperdibile

Santa Maria delle Grazie e Cenacolo Vinciano

Nel refettorio del convento domenicano di Santa Maria delle Grazie, costruito nella seconda metà del ‘400, Leonardo da Vinci realizza la sua versione dell’Ultima Cena: sceglie di rappresentare un momento di forte tensione dopo le affermazioni di Gesù: “in verità, in verità vi dico, uno di voi mi tradirà!”. Chi sarà mai costui? La reazione degli apostoli è immediata: meraviglia, incredulità, paura, stupore. Leonardo rappresenta i moti dell’animo, rende i suoi protagonisti vivi con sentimenti ed emozioni. Vedere il capolavoro leonardesco ci permetterà di vivere le emozioni degli apostoli, sentirne le voci e percepirne il loro turbamento. Per meglio comprendere la tecnica pittorica scelta da Leonardo e il contesto storico del luogo, visiteremo anche la Chiesa di Santa Maria delle Grazie con la sua Tribuna Bramantesca.

Villa Mirabellino

Storica dépendance degli ospiti del cenacolo letterario e musicale del Cardinale Angelo Maria Durini al Mirabello
Villa Mirabellino - Parco di Monza - ph fondoambiente.it

Santa Maria delle Grazie

Un'imponente opera architettonica nel cuore di Milano, legata in modo indissolubile all’affresco di Leonardo da Vinci, il Cenacolo
Santa Maria delle Grazie, Chiese Milano

L'ultima Cena di Leonardo da Vinci e il Codice Atlantico

L'ultima Cena di Leonardo da Vinci e il Codice Atlantico

Basilica e Convento Santa Maria degli Angeli

Gardone Val Trompia, comune della media valle, famoso per la presenza del complesso conventuale di Santa Maria degli Angeli, comprendente la Basilica ed il Convento.   Costruita alla metà del Quattrocento per volere di San Bernardino da Siena, la chiesa è stata più volte restaurata ed è ancora oggi aperta al pubblico, mentre il complesso conventuale adiacente è di proprietà di privati. Se nella estesa decorazione ad affresco del presbiterio risalente all’inizio del XVI secolo spicca la lunetta centrale con la Madonna degli Angeli dipinta nel 1502, meritevoli di attenzione sono anche il chiostro quattrocentesco del convento, nonché la Sala del Cenacolo e il Fondo Rizzinelli, una collezione di volumi editi tra il XVI e il XXI secolo. (Ph: bresciatourism.it)

L'eredità di Leonardo

2 giorni a Milano tra passato e futuro