Ho trovato 32 risultati per brebemi

Un tour virtuale alla Pinacoteca di Brera

A35 Brebemi consiglia un tour virtuale fra le bellezze della Pinacoteca di Brera di Milano.

Il castello di Pagazzano....a tutta birra!

Tour con degustazione.

Tour in A35: Rovato

La porta ufficiale della Franciacorta.

Provolone Valpadana DOP

Storia e caratteristiche del formaggio filante della Pianura Padana

Tour in A35: Urago d’Oglio

Il fiume Oglio, Chiesetta Morti in Campo, Chiesa San Lorenzo Martire e il vecchio Castello.

Il borgo Pagazzano

Una perla da scoprire nella pianura bergamasca

Verso il Santuario di Caravaggio

Da Cremona a Caravaggio camminando su piste ciclabili, strade vicinali e sentieri campestri.   È l’impresa compiuta da un gruppo di amici di Pandino, che ha ora deciso di raccontare questi itinerari nella guida «La via dei santuari da Cremona a Caravaggio - Da Omobono a Giannetta». «L’idea era e rimane – spiegano Antonio, Damiano e Fiorenzo – quella di far conoscere la nostra esperienza, affinché altre persone possano ripercorrere i nostri passi, scoprire e stupirsi di quanto di quali bellezze abbiamo attorno, e proporre altri itinerari. Vogliamo dare un piccolo contributo al nostro territorio, in modo da favorire la crescita di un “turismo lento”». Per la verità i percorsi sono due: uno che passa per Crema e Pandino (quello A), l’altro per Soncino e Antegnate (quello B). Entrambi si articolano in sei tappe, con tempi di percorrenza che vanno da 2,30 a 4,30 ore. Il tracciato A è di 106 chilometri, quello B di 125. In comune i due tracciati del percorso da Cremona a Caravaggio hanno la partenza, vale a dire la cattedrale in cui riposano le spoglie di Sant’Omobono, e l’arrivo, cioè il santuario di Santa Maria del Fonte a Caravaggio. Ma anche le prime tre tappe: da Cremona a San Vito-Casalbuttano di 17 km, con un tempo di percorrenza di tre ore; da San Vito-Casalbuttano a Soresina, della stessa durata; da Soresina a Castelleone, di 20 km e 3,30 ore di percorrenza. Quindi il percorso A prosegue da Castelleone a Crema (18 km e 3,15 ore), da Crema a Pandino (19 km in 3,15 ore) e da Pandino a Caravaggio (15 km e 2,30 ore).Il percorso B da Castelleone porta a Soncino (per un totale di 25 km in 4,30 ore), da Soncino ad Antegnate (23 km, 4,30 ore) e da Antegnate a Caravaggio (23 km, 4 ore). Descrizione del percorsoPer avere un’idea della proposta, descriviamo la sesta tappa della variante B, da San Michele di Antegnate al santuario di Santa Maria della Fonte di Caravaggio.In particolare, eccoci alla seconda parte: da Castel Gabbiano fiancheggiamo Villa Griffoni e svoltiamo a destra per Vidolasco. Subito dopo prendiamo uno sterrato a destra ed entriamo nel Parco del Serio; tenendo la destra al primo evidente bivio risaliamo il corso del fiume. Giunti al ponte della statale (con molta attenzione) attraversiamo la strada e ci portiamo sul versante opposto del fiume lasciando il Serio alla nostra destra. Prendiamo subito a destra un viottolo e ritorniamo a seguire il corso del fiume. Dopo poco più di un chilometro, quando oramai è evidente di fronte a noi la striscia d’asfalto della Brebemi, notiamo uno sterrato che porta a sinistra. Lo prendiamo sino a raggiungere la località Belvedere. Lasciamo alla nostra destra la cascina e proseguiamo sullo sterrato (la strada ben presto piega verso sud) tenendo al successivo incrocio sempre la destra. Attraversiamo la statale 91 e, tramite via San Pietro entriamo a Fornovo San Giovanni. Attraversiamo tutto il paese al termine del quale una ciclopedonale ci conduce sino a Caravaggio. All’incrocio con via Spartaco prendiamo a destra e successivamente a sinistra per la circonvallazione Porta Nuova. Ben presto ci troviamo su viale Papa Giovanni. Di fronte a noi, a circa un chilometro e mezzo, scorgiamo già il santuario della Fonte.Questo tratto della tappa 6B è di circa 14 km. 
Verso il Santuario di Caravaggio

Calcio in provincia di Bergamo sulla A35

I murales, il castello medievale e la Chiesa di San Vittore.
Murales a Calcio

Tour in A35 #1

Uscita Caravaggio

Tour in A35 #2

Uscita Chiari Est/ Chiari Ovest

Tour in A35 #3

Tra le colline della Franciacorta sorge la città di Castegnato.  L'itinerario parte dalla Santella Madonna del Buon Viaggio, edificata nei pressi del Gandovere. La cappella venne decorata da un affresco con Maria e Gesù Bambino in trono. Il dipinto, sottratto nel 1993, fu sostituito, tre anni dopo da un’altra raffigurazione col medesimo soggetto di Dino Decca, donata dal gruppo locale degli Alpini a seguito del restauro della santella. Villa Calini, la residenza dei conti Calini, poi Averoldi e ora Guerini-Vinati, è posta lungo la strada che dalla parrocchiale di Castegnato conduce al cimitero. Un elegante scalone a due rampe conduce al primo piano, dove si trova il salone decorato da affreschi ottocenteschi. Il portale della facciata trova il corrispettivo sul retro, all’ingresso della corte sul giardino, fregiato da colonne e sormontato da un poggiolo. L’edificio mostra due fasi costruttive, attestate da una mappa settecentesca: il corpo più antico è quello a mattina con portico a cinque campate, sorretto da colonne in pietra; quello più moderno è costituito dalla parte occidentale con la corte chiusa, confinante con l’area della chiesa di Santa Maria e dell’antica canonica. Campanile, il campanile seicentesco è opera dell’architetto Antonio Spazi, che ha diretto anche la costruzione della nuova chiesa di San Giovanni Battista. L’elemento architettonico si mostra affusolato e rastremato verso l’alto con un largo basamento strombato, una torre sottile e una cella campanaria distinta da una mensola modanata e da protomi umane, poste nelle chiavi di volta delle arcate. Villa La Baitella, l’imponente villa settecentesca ha origine dalla famiglia di mercanti bergamaschi trasferitisi in Franciacorta nel XIV secolo, dove crearono la tenuta denominata “la Baitella”. Cinta da un muro di ciottoli di fiume e laterizi, la villa presenta un grande giardino a cui si accede grazie a un’esedra che conduce alla facciata, distinta da un corpo centrale più elevato, arricchita da pinnacoli e camini alla veneziana. Nel retro si compone di due corti: l’una appartenente alla residenza signorile, l’altra agli ambienti rustici. La parte padronale è caratterizzata dall’asse longitudinale del corpo orientale del palazzo, composto da una galleria al piano superiore e da un porticato con volte a crociera al piano terra. All’interno si segnalano la presenza di sale affrescate, di arredi in stile novecentesco e di un fuoco degli anni Trenta di gusto razionalista; all’esterno, oltre ai rustici, il pozzo e la colombaia detta “torre dell’orologio”. Inquadra con il tuo smartphone o tablet il QrCode e scopri altre tappe imperdibili.     

Tour in A35: Romano di Lombardia

La Rocca di Romano di Lombardia. Uscita A35 Romano di Lombardia
Tour in A35: Romano di Lombardia