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Le vie della storia

L’itinerario percorre il cuore della città all’interno delle Mura veneziane

Partenza/Arrivo
Da: Piazza Mercato delle scarpe, Bergamo
A: Via Bartolomeo Colleoni 4, Bergamo
Tipologia/Periodo
A piedi
Primavera/Autunno
Durata/Lunghezza
2h e 30min
2.31km - 5 Tappe
Dislivello
Salita: 32m
Discesa: 21m
Difficoltà
FACILE

Del periodo romano restano la pianta urbana, con cardo e decumano che si incrociano alla Torre di Gombito, e diversi resti affiorati grazie a recenti campagne di scavo, oltre ai numerosi reperti conservati al Civico Museo Archeologico.

Al periodo comunale risalgono gli edifici di maggior pregio, tra cui il Palazzo della Ragione e la Basilica di S. Maria Maggiore.

La fase delle Signorie è testimoniata dalla Rocca e dalla Cittadella, strutture militari a difesa del signore, mentre l’edificazione della ciclopica cinta muraria bastionata risale al periodo della dominazione veneziana.

I risanamenti operati nel primo Novecento, indispensabili dopo l’epidemia di colera divampata a metà dell’Ottocento, hanno salvaguardato il tessuto edilizio della città vecchia.

Mostra cosa c'è nelle vicinanze:

1. Stazione funicolare Città Alta – Piazza Mercato del Fieno / ex Convento di San Francesco

La tratta percorre il cuore antico della città. La Rocca trecentesca regala splendide vedute, Via Gombito ricalca il cardo romano, l’ex Convento di S. Francesco è suggestivo nello scorrere dei suoi chiostri; questo luogo suggestivo è anche cornice dell Museo della fotografia Sestini, uno dei musei della fotografia più tecnologici d'Italia!

Al suo interno una terrazza panoramica offre allo sguardo un orizzonte imperdibile: l’incrocio delle due valli, Brembana e Seriana.

Mentre nei pressi della Piazzetta di S. Pancrazio si collocavano le corti regie longobarde e carolinge.

Numerosi vicoli si aprono lungo il percorso, regalando scorci inaspettati. Nell’area di Piazza Mercato del Fieno, nelle cantine di alcuni edifici privati, sono stati trovati resti riconducibili alle terme romane.

2. Via Gombito – Museo storico dell’età veneta il ‘500 interattivo

Con Via Gombito si riprende il decumano romano  fino in Piazza Vecchia cuore di Città Alta: qui si concentrano gli edifici più significativi della città e interessanti musei. Lungo questa via si innalza la Torre del Gombito: testimone della lunga storia cittadina la torre medievale diventa bottega nel Rinascimento e oggi accoglie turisti e visitatori da tutto il mondo.

Arrivati in Piazza Vecchia spiccano il Palazzo della Ragione, che risale alla fine del 1100 e rappresenta la più antica sede comunale lombarda esistente, e la Torre Civica, detta “il Campanone”. Al centro di Piazza Vecchia puoi ammirare la fontana Contarini, donata alla città nel 1780 dal Podestà Alvise Contarini Sul lato opposto della Piazza sorge il Palazzo Nuovo, sede del Comune fino al 1873 e oggi della Biblioteca Angelo Mai che conserva un patrimonio librario composto da incunaboli, cinquecentine, stampe, manoscritti e altri reperti di inestimabile valore, rendendola una delle biblioteche più importanti d’Italia.

All’ombra del Campanone, il Palazzo del Podestà vi racconta una storia che ha origini lontane. Al piano terra, immergetevi nella Bergamo romana degli scavi archeologici, condotti tra il 2001 e il 2011 hanno permesso il recupero di vestigia di vari periodi storici, compresi tra l’insediamento protostorico e il Medioevo. Poi potete salire al primo piano ed ammirare i meravigliosi affreschi del cavedio rinascimentale, qui si apre il Museo del 500, un percorso multimediale e interattivo fatto di immagini, suoni e suggestioni che vi farà compiere un viaggio indietro nel tempo per scoprire la vita di quell’epoca. 

Pur nella diversità degli stili e delle epoche in piazza domina un’armonia architettonica, che rende la piazza una delle più belle d’Italia.

3. Piazza Duomo

Alle spalle di Piazza Vecchia la trama viaria si fa meno regolare e probabilmente il tracciato viario è di origine preromana.

I saliscendi del percorso ricordano le piccole alture su cui è sorta la città. Il chiacchiericcio della strada è meno invadente e si possono vivere al meglio le atmosfere magiche di Città Alta.

Qui troviamo Piazza Duomo dove entro un ristretto perimetro, accostati in curiosa asimmetria, si concentrano i monumenti più rappresentativi di Città Alta. Secoli e stili architettonici affiancati a raccontare l'arte, la storia, la vita come mai altrove. 

Sulla piazza si può visitare il Duomo chiamato anche Cattedrale di Sant Alessandro in onore del patrono di Bergamo le cui spoglie sono custodite all’interno,  nei suoi sotterranei ha sede il Museo e Tesoro della Cattedrale, inaugurato nel 2012, contiene alcune testimonianze archeologiche della storia di Bergamo dal X secolo a.C. al XVI secolo venute alla luce durante i lavori di sistemazione degli impianti del 2004; si possono vedere tracce di insediamenti preistorici, resti di domus romane, testimonianze della chiesa paleocristiana e della cattedrale romanica.

A lato si trova la Basilica di Santa Maria Maggiore le cui severe linee romaniche esterne contrastano con l’esplosione barocca che scoprirai entrando. Maestosa e imponente, è la chiesa più bella e amata dai bergamaschi. Accanto si innalza la Cappella Colleoni che è senza dubbio l’edificio più maestoso di Bergamo.

La sua facciata decorata da marmi rossi e bianchi è un capolavoro del Rinascimento italiano; i suoi interni un concentrato incredibile di opere d’arte: la statua equestre del condottiero bergamasco Bartolomeo Colleoni, i sarcofagi interamente intarsiati nel marmo, la delicata tomba della figlia Medea, i legni scolpiti dei banchi…

4. Museo Donizettiano – Orio Botanico

Alle spalle della Basilica di Santa Maria Maggiore, percorrete la silenziosa via Arena per raggiungere la Domus Magna: qui, al primo piano, ha sede il Museo Donizettiano. La visita permette di conoscere la vita, l’opera e la personalità di Gaetano Donizetti, il bergamasco più famoso al mondo, protagonista del teatro musicale europeo del primo Ottocento.

Da Via Arena, probabilmente un richiamo alla posizione dell’arena di epoca romana, si scende verso le mura. 

Dagli spalti di S. Giovanni si gode una splendida vista sulla sottostante Conca d’Oro, dietro la quale, nelle giornate più terse, si scorge il tavolato della Pianura Padana fino all’Appennino: alle spalle i terrazzamenti degli orti e dei giardini del Monastero di S. Grata, vivo fin dall’anno Mille, in cui riposano le spoglie di S. Grata compatrona della città con S. Alessandro.

Se si prosegue sulla via delle Mura si raggiunge poi l’Orio Botanico Lorenzo Rota.  In 2.400 metri quadrati l’Orto accoglie oltre 1.200 tipologie di piante, buona parte delle quali collocate in microhabitat che riproducono o evocano ambienti naturali.

Si può raggiungere solamente a piedi, percorrendo una scaletta di 141 gradini e consente di ammirare un panorama unico che spazia sui tetti e sui monumenti di Città Alta e sulle prime propaggini delle Prealpi bergamasche.

5. Cittadella Viscontea – Teatro Sociale

Quest’ultimo tratto non richiede una lunga passeggiata, bensi’ necessita di tempo se si intende visitare il Museo Civico di Scienze Naturali e quello Civico Archeologico, ospitati all’interno della trecentesca struttura difensiva voluta dai Visconti di Milano. Una cittadella fortificata, nel punto più centrale di Bergamo: con quale scopo?

Per difendersi dagli attacchi nemici e come presidio in caso di insurrezione popolare, certo, ma soprattutto per ricordare in ogni momento ai sudditi locali il vasto potere di chi li governava: la famiglia Visconti, che era a capo del Ducato di Milano e dominatrice di Bergamo dal 1332 al 1428. 

Dalla Cittadella viscontea il percorso rientra nel cuore della città vecchia, oggi meta dello struscio domenicale, dello shopping e degli amanti della buona cucina, per terminare con la visita del Teatro Sociale, un gioiello architettonico ottocentesco di commovente bellezza, nascosto tra i palazzi della storica via Colleoni, estrema celebrazione del potere nobiliare del tempo.