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La Via delle Castagne

Un itinerario alla scoperta della natura tra borghi e tradizioni

Partenza/Arrivo
Da: Piazza Martina, Zogno (BG)
A: Castegnone di Poscante, Zogno (BG)
Tipologia/Periodo
A piedi
Primavera/Estate/Autunno
Durata/Lunghezza
1h e 20min
3km
Dislivello
Salita: 264m
Discesa: 102m
Difficoltà
FACILE

La “Via delle Castagne” vuole far rivivere un’emozione che la maggior parte di noi ha vissuto nel periodo autunnale, oltre che far conoscere l’importanza della castanicoltura che ha avuto un ruolo strategico per la sopravvivenza di una larga fascia di popolazioni abitanti la fascia montana e prealpina.

Vuole essere anche un sentiero didattico per famiglie e turisti per scoprire con occhi nuovi un versante prealpino e il suo clima, con una selva di castagne e il suo sottobosco.

Il percorso si presenta come una testimonianza di un momento storico-culturale delle contrade zognesi da trasmettere ai fruitori che possono, a seconda delle stagioni, scoprire come per necessità l’istinto umano si è adattato a sfruttare i tesori del nostro territorio.

La Via delle Castagne è l’occasione per riscoprire il fascino del borgo rurale di Piazza Martina, alle pendici del Canto Alto, che conserva tutt’oggi antiche costruzioni di stampo medioevale dal grande valore storico.

L’itinerario giunge a Castegnone, patria dei Biligòcc, attraverso un’antica mulattiera un tempo molto frequentata da coloro che dalla conca di Zogno erano diretti a Monte di Nese in Val Seriana, via secondaria rispetto alla più conosciuta Mercatorum. 

Sentiero tematico di facile percorrenza alle pendici del Canto Alto, che per la sua posizione strategica, in passato, oltre a essere punto di comunicazione fra le vallate bergamasche, ha avuto un ruolo strategico per l’approvvigionamento di legname e frutti per la popolazione non solo del comune di Zogno, ma pure dei comuni limitrofi. Le selve di castagni restano a un’altitudine più elevata che gli esperti di trekking possono percorrere facilmente. L’itinerario prevede alcune tappe didattiche e offre punti panoramici su Zogno.


QUESTE LE TAPPE LUNGO IL PERCORSO:

  • Il castagno
  • La pianta e le foglie
  • La castagna e il riccio
  • I nemici del castagno / insetti
  • I nemici del castagno/ funghi e muffe
  • Il legno
  • Le stagioni
  • I prodotti della selva
  • Il secadur / essiccatoio

 

Lungo il percorso sono presenti dei cartelli didattici a tema che presentano le castagne sotto vari aspetti e che accompagnano l’escursionista fino alla scoperta del secadùr, l’essiccatoio in cui venivano prodotti i Biligòcc

Nella frazione di Poscante, in particolare nella contrada di Castegnone, i boschi erano floridi e fra le case sorgevano i secadùr, piccoli edifici in pietra indispensabili per la preparazione delle profumatissime castagne chiamate Biligòcc.

Le donne della contrada hanno ripristinato gli antichi secadùr della contrada, riportando in auge la preparazione dei Biligòcc. Nella parte superiore della struttura, a circa 2 metri dal suolo, c’è una fitta griglia in legno d’ontano dove vengono adagiate le castagne fresche che, dopo la raccolta, vengono cernite per eliminare quelle attaccate da insetti o muffe e quelle malformate. A terra viene preparato il fuoco con legna alimentato con ceppi di castagno.

Questo processo di lenta e aromatica essicazione dura circa 20 giorni. Qualche giorno prima della vendita i frutti vengono sottoposti a bollitura, l’ultima fase della loro preparazione prevede l’aggiunta di acqua fredda che li “raggrinzisce”. In passato si scendeva in pianura e si barattavano le castagne con granoturco, frumento e patate.

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