- Arte e Cultura
La diva della Scala
Spettacolo inserito all'interno del programma 2024 di Gener-Azioni. Dieci spettacoli per raccontare gli scenari della rigenerazione urbana. Il programma 2024 di Gener-Azioni parte dal teatro: palchi, scenografie e storie come spaccato di un paesaggio sociale in trasformazione. Gli spettacoli, tutti gratuiti con prenotazione obbligatoria, saranno divisi tra un luogo di cultura ormai consolidato e riconosciuto come il Salone della Cooperativa Attivamente, presso il rigenerato Pastificio Castelli di via Pastrengo e il simbolo del futuro artistico e culturale della città come gli spazi in trasformazione della ex Tintostamperia della Val Mulini. L’iniziativa è voluta da Confcooperative Insubria e dal Consorzio Abitare, con il coinvolgimento di Piramide Engineering e di AttivaMente.
La diva della Scala
Un progetto di Laura Curino e Alessandro Bigatti
Con Laura Curino
Luci e musiche Alessandro Bigatti
Produzione e distribuzione Associazione Culturale Muse
Laura, la protagonista, prende la difficile decisione di diventare un’artista e di scalare le ardue vette dell’arte. Non potrebbe avuto idea più difficile da realizzare: sembra che tutto congiuri contro di lei. La “Scala” che deve salire - in tutti i diversi significati della parola - è altissima. Decine di personaggi si avvicendano nel racconto a deviarla o a sostenerla, in un susseguirsi di episodi paradossali, tragicomici, ma sempre rigorosamente credibili, fino a quando si apre il famoso sipario e...
Lo spettacolo è un monologo a più voci, che passano tutte accidentalmente attraverso la dirompente teatralità di Laura Curino.
È la nostra storia dalla fine degli anni settanta agli anni ottanta.
È la storia della faticosa e maldestra costruzione di una personalità.
È la storia di una vocazione finalmente realizzata.
È uno spaccato della cultura, dell’arte e della storia del teatro della seconda metà del ‘900.
È una divertente e paradossale ricognizione in una visione adolescente del mondo.
È una indagine sulle relazioni personali e di gruppo.
È l’eterno alternarsi di amore e disamore.
È l’esplicazione del concetto di “diva” tra il sacro ed il profano, dove divino e mortale si intrecciano a suon di sferzate, battute, episodi esilaranti o drammatici di una giovane vita.