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Mostra: Napoleone e Milano. Tra realtà e mito
In occasione del bicentenario della morte di Napoleone, Galleria Carlo Orsi ospita la mostra “Napoleone e Milano. Tra realtà e mito - L’immagine di Napoleone da liberatore a imperatore”, un insieme di opere che celebrano la figura del generale francese e il suo legame con la città di Milano.
L’arte e la costruzione dell’immagine di se stesso sono stati aspetti centrali della sua presenza a Milano, durante la quale la rilevanza e l’attenzione verso la pittura, l’architettura, l’urbanistica sono state un elemento costante.
Napoleone nutriva una passione genuina per l’arte e aveva una grande considerazione delle arti e degli artisti, che svolsero un ruolo centrale nella costruzione del suo mito. Grazie a lui la Pinacoteca di Brera è diventata il museo nazionale che raccoglieva le opere selezionate da un’apposita commissione ed è rimasta con gli anni strettamente legata a Bonaparte.
La riprova della sincera passione di Napoleone per l’arte è l’incontro avvenuto a Milano con due pittori di grande talento, Antoine-Jean Gros e Andrea Appiani; quest’ultimo è stato il maggior interprete figurativo dell’età napoleonica in Italia e il ritrattista ufficiale dell’imperatore. Ed è proprio partendo dalla figura del grande artista Appiani che la Galleria Carlo Orsi ha selezionato 14 opere provenienti da collezioni private per celebrare questa importante ricorrenza del 5 maggio, bicentenario della morte di Napoleone. All’interno della mostra viene presentato il Ritratto di Alessandro Trivulzio ministro della Guerra (1802 – 1804) di Appiani.
Tra gli artisti esposti si trova anche Giuseppe Bossi, rivale di Appiani, con il Ritratto di Napoleone Bonaparte (1805). L'artista si era cimentato nell’iconografia napoleonica rappresentando Bonaparte come una divinità o un antico sovrano vestito di porpora nel celebre dipinto con cui aveva vinto nel 1802 il Concorso della Riconoscenza. L'opera si trova oggi presso l’Accademia di Brera.
Inoltre, a chiudere il percorso della mostra - e a testimoniare il perdurare del mito napoleonico nei decenni successivi alla sua morte - è l’opera di Francesco Hayez Napoleone distribuisce le decorazioni dopo la battaglia di Wagram. Dipinto commissionato nel 1831 dal conte Carlo Cicogna, barone del Regno Italico e aiutante in campo del Vicerè Eugenio de Beauharnais, che era stato insignito a soli 25 anni della Legion d’Onore per il valore dimostrato in battaglia.
Ingresso libero contingentato, massimo 30 persone alla volta)
(Ph: focus.it)
Orari
Orari: lun 15-19; mar-ven 10-13 e 15-18