• Itinerari

Val di Mello da fiaba

Partenza/Arrivo
Da: Val Masino (SO)
A: Val Masino (SO)
Tipologia/Periodo
Trekking
Primavera/Estate/Autunno/Inverno
Durata/Lunghezza
2,30 ore
9km
Dislivello
Salita: 240m
Difficoltà
FACILE

In provincia di Sondrio, proprio alla fine della Val Masino, si trova la fiabesca Val di Mello, diventata riserva naturale dal 2009.

 

Preserva un equilibrio ambientale non stravolto dal turismo di massa che richiama un visitatore attento e sensibile, partecipe dello spettacolo che qui la natura offre senza risparmiarsi. Uno scenario caratterizzato da torrenti cristallini e spumeggianti, cascate e laghetti, ponticelli in legno, baite in roccia perfettamente conservate e animali al pascolo. Tutto questo visibile e raggiungibile con un’escursione molto semplice e adatta a tutti.

Per raggiungere la Val di Mello bisogna seguire le indicazioni per Val Masino, si percorre la strada superando i paesi di Cornolo e Cataeggio per poi giungere al piccolo borgo di San Martino.
In paese è possibile lasciare il proprio mezzo di trasporto in uno dei numerosi parcheggi a lato della strada provinciale 9, o svoltando in via Ezio Vanoni e seguire le indicazioni per il parcheggio di terra battuta del campo sportivo. Qui la maggior parte dei posti sono a pagamento e la tariffa è di 7 € per l’intera giornata.

Per chi non vuole camminare è a disposizione un servizio di bus navetta, che dal paese porta direttamente nella valle percorrendo il primo tratto di strada asfaltata. In certi periodi l’accesso è inoltre consentito a un numero fisso di automobili, previo acquisto di un pass da 10 €. Per avere maggiori informazioni si deve telefonare all’info point di San Martino o consultare il portale ufficiale della Val Masino.

Nei pressi del parcheggio una bacheca mostra il percorso per raggiungere la valle, lungo il tragitto sono presenti numerosi cartelli con indicazioni accurate.

Dopo aver parcheggiato si torna indietro seguendo via Ezio Vanoni e, una volta superato un ponte, si svolta immediatamente a destra lungo via Mulini.
Lungo la prima curva a sinistra della via, un cartello indica la presenza di un piccolo sentiero sulla destra con indicazione “Val di Mello”.
Il sentiero non numerato costeggia il torrente Valle di Mello e in pochi minuti si unisce ad una strada asfaltata (via Val di Mello).

L'itinerario assume in diversi tratti le caratteristiche di un normale sentiero di montagna, nonostante ciò la Val di Mello può essere percorsa anche camminando solamente su strade asfaltate e sterrate. Per far ciò basterà attraversare il paese di San Martino ed imboccare via Val di Mello, la strada si estende lungo tutta la valle e permette di visitare tutti i luoghi presenti in questo itinerario.
Il consiglio, però, è quello di seguire l’escursione proposta, in quanto i sentieri alternativi presentati vi permetteranno di immergervi maggiormente nel contesto alpino di questa valle, evitando la folla e le auto della strada principale.

Dopo aver percorso qualche metro sulla strada, nei pressi di una piazzola di sosta, si svolta a destra salendo su un piccolo ponte che permette di attraversare il torrente. Fermandosi a metà ponte ci si può già fare un’idea della bellezza delle acque di questa valle, alzando lo sguardo invece si scorgono i picchi più alti (molto spesso innevati) che accompagneranno l’escursionista lungo tutto il percorso.

La successiva parte del sentiero si sviluppa tra boschi e piccoli prati verdi, affiancando il torrente per lunghi tratti per poi distaccarsi ed entrare nel fitto degli alberi. In quest’area non sarà nemmeno raro incontrare qualche animale al pascolo.
Giunti alla fine della prima sezione di bosco c’è la possibilità di deviare a sinistra, attraversare nuovamente il torrente e tornare sulla strada principale ormai divenuta sterrata.
La svolta è consigliata, perché in quest’area il torrente si allarga e gli scorci visibili nel mezzo del ponticello in legno che lo attraversa sono molto suggestivi.
Lo scrosciare dell’acqua cristallina sotto i piedi, le sponde tappezzate d’erba, il bosco in lontananza e, per concludere, la Punta di Cameraccio (3.026 m) colorata di bianco da una nevicata: impossibile non fermarsi per ammirare questo spettacolo.
Superato il torrente si ha accesso a uno dei primi punti di ristoro della valle: il campeggio Ground Jack e la Trattoria Gatto Rosso (siamo a circa 30 minuti dalla partenza). Per chi preferisse non proseguire ulteriormente nella camminata, già questo luogo è perfetto per fermarsi e fare un pic-nic.
Da qui, con una deviazione di soli 10/15 minuti, si possono raggiungere le Cascate del Ferro (probabilmente le più belle di tutta la valle).

Le imponenti pareti rocciose di queste zone e gli immensi massi posati sui tappeti d’erba ci mostrano chiaramente il perché Val di Mello sia famosa anche per l'arrampicata su roccia e il bouldering.
La mulattiera prosegue ora con pendenza molto dolce e in pochi minuti permette di superare il piccolo agglomerato di case appena incontrato. Giunti alla successiva deviazione destrorsa si svolta per avere l’ennesima possibilità di attraversare il torrente (qui un po’ più stretto) lungo un ponticello di legno.
Dopo pochi minuti, da compiere in piano all’interno di un boschetto, si iniziano ad intravedere dei riflessi azzurri, ancora pochi passi e si arriva probabilmente nella località più spettacolare dell’intera valle: il Laghetto del Qualido formato nel 2009 dopo una frana, ora rappresenta uno dei punti più iconici dell’intera valle. Le sue acque, a seconda delle stagioni e delle condizioni di luce, si colorano di un verde intenso o di un blu profondo. Per chi se la sente e non è freddoloso c’è anche la possibilità di fare un tuffo.
Probabilmente la sponda destra del piccolo specchio d’acqua non è la più spettacolare, ma la parte sinistra verrà percorsa durante il ritorno. Si prosegue lasciandosi alle spalle il lago e giungendo in Località Cà di Carna (ennesimo punto di ristoro di Val di Mello).
La cosa che più colpisce è come in questo luogo la valle si apra molto, liberandosi di tutti gli alberi ed estendendosi in un gigantesco prato verde. Oltre alla Punta di Cameraccio da qui si inizia a vedere anche il Ghiacciaio del Monte Disgrazia (3.678m).

Oltre l'agglomerato di case chiamato Cà di Carna non è più possibile seguire il torrente lungo il suo versante destro, così, attraversando un ponte in legno, ci si ricongiunge con la strada sterrata sulla sinistra.
Qui, dopo pochissimi passi, è possibile scorgere un allargamento del torrente, che va a formare lo specchio d’acqua denominato “Bidet della contessa”. Quest’ultimo è molto celebre per il nome bizzarro, per i suoi colori intensi e per l’enorme masso caduto al suo interno.
Dopo un’altra doverosa sosta per fare qualche scatto si prosegue sulla strada sterrata per una decina di minuti fino a raggiungere Cascina Piana, il più grande agglomerato di baite dell’intera valle. In questo spiano gli alberi tornano a farsi radi e la vista viene richiamata dalle numerose casette in pietra e dagli enormi massi sparsi su tutto il prato, che insieme creano un contesto veramente singolare. Girandoci verso l’inizio della valle è inoltre possibile vedere la splendida parete di Cima Calvo: questo è probabilmente il punto migliore per rendersi conto della bellezza delle altissime pareti di roccia che circondano completamente la Val di Mello.

Nella piana sono inoltre presenti due ulteriori punti d’appoggio: il Rifugio Mello e il Rifugio Luna Nascente. Se volete fermarvi per cenare questo è il momento giusto: i camini sono accesi, il sole è quasi sceso sotto l’orizzonte e dalle cucine dei due rifugi fuoriesce un profumo veramente invitante.
Questa escursione ha il grande vantaggio di non avere una vera e propria fine, ognuno è libero di adattare la camminata alle proprie esigenze, fermarsi in un rifugio e sulle sponde del torrente, per poi tornare indietro lungo il tratto appena percorso.
Da Località Cascina Piana si prosegue addentrandosi in un fitto bosco di abeti, qui il sentiero dà la possibilità, come al solito, di rimanere sulla sinistra del torrente o di deviare e raggiungere il versante destro. Anche in questo caso il ponte di legno inserito nel contesto del bosco crea un fantastico scorcio.
Con altri 10/15 minuti di marcia si può superare l’Agriturismo Al Camer e giungere all’ultimo gruppo di case: Località Rasica.
L’escursione finisce qui, e la via del ritorno ricalca lo stesso tratto fatto durante l’andata. Per poter ammirare in modo diverso alcuni dei luoghi appena visitati è possibile decidere di passare lungo l’altro versante del laghetto del Qualido. Una volta giunti alla Trattoria Gatto Rosso si può decidere di scendere lungo la strada asfaltata (molto più veloce del sentiero) e giungere così direttamente al centro del paese di San Martino (la traccia gps mostra questa possibilità).

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