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Monte Sasso Canale

Solitario e selvaggio

Partenza/Arrivo
Da: Chiesa San Bartolomeo, Sorico (CO)
A: Monte Sasso Canale (CO)
Tipologia/Periodo
Trekking
Estate/Autunno
Durata/Lunghezza
6 h
12.50km
Dislivello
Salita: 1210m
Difficoltà
DIFFICILE

Sasso Canale, 2.411 metri di carattere solitario e selvaggio, svetta su Lario, Valchiavenna e Valtellina concedendo panorami mozzafiato.

 

Il punto di partenza è a San Bartolomeo - dove si trova l’omonima chiesa - presso la quale è possibile parcheggiare.
Come per l’ascesa al Monte Berlinghera, si imbocca innanzitutto il sentiero sul retro della Chiesa di San Bartolomeo, seguendo le indicazioni per Sasso Canale e il percorso dell’Alta Via dei Monti Lariani. Proseguire addentrandosi in un bosco di abeti, faggi e querce fino all’intersezione con una strada sterrata. Seguire lo sterrato sino ad un bivio, continuando sulla sinistra seguendo i segnavia.

Usciti dal bosco, si prende nuovamente la sterrata e si giunge in prossimità dell’Alpe Pescedo (1560 m) osservabile sulla destra, ma si gira a sinistra in direzione dell’Alpe di Mezzo (1540 m). Si continua per un ripido sentiero dietro le baite. Si procede seguendo il crinale sul suo lato sinistro (Sud) e si raggiunge l’ometto al vertice del "Terminone", una lunghissima muraglia un tempo utile a separare il pascolo privato dell'Alpe di Mezzo da quelli comuni di Montemezzo.

Si prosegue su un facile tratto roccioso finché si risale in diagonale a destra un pendio di sfasciumi e poi un erto canale, a pochi passi dall'anticima del Sasso Canale si incontra il Sasso Bianco (2396 m). Proseguendo a sinistra dell'anticima, lungo il filo di cresta abbastanza esposto, si arriva alla cima del Sasso Canale, che domina il Lario, la Valchiavenna, la Bassa Valtellina e la catena della Mesolcina.

Si rientra per la medesima via di salita oppure, giunti all’ometto del Terminone, si può scendere per i pascoli fino al dosso e poi si percorre un sentierino sul ripido costone fino alla Bocchetta di Chiaro (1669 m); da qui si scende a Pescedo e si riprende il sentiero dell’andata. Questa variante è più impegnativa della via di salita. 

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