• Itinerari

Le due valli di Cima Piazzi

Partenza/Arrivo
Da: Valdidentro (SO)
A: Valdidentro (SO)
Tipologia/Periodo
Trekking
Primavera/Estate
Durata/Lunghezza
7 ore
13km
Dislivello
Salita: 1445m
Difficoltà
DIFFICILE

Questo anello, abbastanza impegnativo, vi farà percorrere e conoscere la Val Cardonè e la Val Lia: le due suggestive valli in cui è incastonata la Cima Piazzi, gruppo montuoso delle Alpi Retiche occidentali, situata nel comune di Valdidentro.

 

Con la macchina superate Bormio (Sondrio) e, dopo una decina di chilometri, arrivati alle porte di Isolaccia (comune di Valdidentro). Prima di attraversare il ponte sul torrente Viola però, svoltate a sinistra raggiungendo il campo sportivo, dove è possibile parcheggiare. Acquistando un ticket si può invece proseguire con l’auto fino in località Pian di Astele (1.661 m). Da questo punto inizia il percorso.

Incamminandovi per una strada carrozzabile, oltrepassate la Madonna di Presedont (1.760 m), dove si può notare una graziosa cappelletta dedicata alla Madonna ed opera degli alpini.
A un primo bivio continuate a destra, verso la meravigliosa val Cardonè, salendo fino alle baite omonime a 1.986 metri. Le indicazioni da seguire sono quelle per i bivacchi Ferrario e Cantoni.
Lasciato alle vostre spalle il fitto bosco del Conte, attorno ai 2.200 metri, il sentiero piega a sinistra e giungerete in breve al bivacco Ferrario (2.350 m). Ci ritroviamo in una magnifica zona con una vista mozzafiato e ricca di laghetti e torrenti alimentati dallo scioglimento dei ghiacciai della Cima Piazzi. La segnaletica indica il bivacco Cantoni, che raggiungerete dopo aver salito una ripida pietraia ai piedi della parete nord della Cima Piazzi.

Dopo una sosta per riprendere le energie, riprendete il tracciato e percorrendo un facile sentiero in cresta, ben indicato, ci si dirige verso la val Lia e l’alpe Boron. Una traversata panoramica vi regalerà emozioni forti in questo tratto, completamente immersi nella natura, per poi perdere decisamente quota fino all’alpeggio. Qualche difficoltà potrebbe essere incontrata nell’attraversare il torrente che immette alla piana attorno ai 2.115 metri. Meglio seguire le indicazioni di un sentiero che si innalza sulla sinistra portando a un ponticello.

Superato il corso d’acqua si giunge all’alpe Boron (2.057 m) e all'omonimo alpeggio, una piccola perla nel mezzo di un ampio pianoro pascolivo con praterie cespugliate, dove pare che il tempo si sia fermato e in cui potrete concedervi dei momenti di relax. In circa 1 ora 40 minuti si torna al parcheggio dove è stata lasciata l’auto, finendo così questo bellissimo itinerario ad anello.

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