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Il vino Franciacorta? Si produce in convento
Il vino Franciacorta è uno dei vanti delle colline bresciane e motivo di turismo. Vinificato in bianco, rosé e satèn, seguendo rigorosamente il metodo classico usato da tre secoli in Champagne, inventato da Dom Perignon, è un nettare divino. In tutti i sensi.
La produzione del Franciacorta infatti non è ad esclusivo appannaggio delle cantine più blasonate. Lo si scopre seguendo il fil rouge del turismo religioso, entrando nel Convento della Madonna della Neve, ad Adro, dove la comunità dei Carmelitani Scalzi è impegnata nella coltivazione delle viti da cui traggono un ottimo Franciacorta. Il loro vino si acquista nel Convento.
Un caso isolato? Non nella Franciacorta. Basta infatti guidare per pochi chilometri e si raggiunge Rovato, dove sorge il Convento dell'Annunciata.
Qui i tesori dell'arte si combinano con quelli della terra. Si cammina immersi nel silenzio e nella pace nel Chiostro e nella Chiesa, riportati ad antico splendore grazie all'impegno dei Frati Servi di Maria, che ne rientrarono in possesso negli anni Sessanta, poi ci si lascia conquistare dal perlage fine e persistente di un calice di Franciacorta.
Le uve di Pinot grigio e rosso danno qui vita a un vino pregiato, che si trova in vendita in Convento.
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