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La Vigna di Leonardo e Casa degli Atellani

Dalla corte fiorentina di Lorenzo il Magnifico, nel 1482 Leonardo da Vinci sale a Milano, alla corte di Ludovico Maria Sforza detto il Moro.

 

Nel 1498, come segno di riconoscenza per i vari servigi e soprattutto per l’affresco dell’Ultima Cena nel refettorio di Santa Maria delle Grazie, Ludovico il Moro regala a Leonardo una vigna.

Situata sul retro della Casa degli Atellani, la vigna di Leonardo era di forma circa rettangolare e si estendeva per un totale approssimativo di 8300 metri quadrati, come risulta anche da due mappe schizzate dallo stesso Leonardo.

Il dono di Ludovico non è casuale. Leonardo viene da una famiglia di vignaioli e il vino rientra fra i suoi molteplici interessi.

La vigna di Leonardo si trovava in mezzo ai campi, in fondo all’attuale giardino della Casa degli Atellani , una famiglia di cortigiani sforzeschi ai quali il Moro aveva donato due edifici  nell’area che all'epoca apparteneva alla vigna grande di San Vittore. 

Ludovico il Moro aveva un doppio sogno, per questo angolo di città: rendere la Basilica di Santa Maria delle Grazie il mausoleo del proprio casato, gli Sforza, e costruire un quartiere residenziale dove insediare i suoi uomini più fedeli , come gli Atellani e come Leonardo.

Pur conservandone la magia, la casa è stata in seguito trasformata dall’architetto Piero Portaluppi, massimo protagonista dell’architettura milanese novecentesca. 
 

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