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Castello Masegra

Castel Masegra sorge a Sondrio in posizione dominante, all'imbocco della Valmalenco. È l'unico dei tre castelli cittadini sopravvisuto allo smantellamento di tutte le fortificazioni valtellinesi disposto da parte dei Grigioni nel 1639; ciò è dovuto al fatto di essere stato all'epoca residenza della potente famiglia grigionese dei Salis. Il castello ha una fondazione medioevale, testimoniata ancor oggi dai due torrioni posti a nord est e nord ovest. A quell'epoca il suo uso era prevalentemente militare e l'ingresso avveniva da ovest, tramite uno stretto sentiero che saliva dal lungo Mallero. Nel corso dei secoli ha subito numerosi rimaneggiamenti per adattarlo alle diverse funzioni dominanti per le quali venne utilizzato. Nel corso del basso Medioevo divenne residenza delle famiglie de' Capitani, o Capitanei, ed in seguito Beccaria. In epoca rinascimentale il castello assunse una funzione prevalentemente residenziale: ciò è testimoniato da alcuni elementi architettonici esterni, come la loggetta e, nel lato sud, la torretta adibita a colombaia, ma anche da una pregevole stanza affrescata con la volta ad ombrello. Con l'avvento dei Grigioni divenne dimora della famiglia Salis che lo utilizzò come come residenza, ma soprattutto come deposito di vini. Risale a questo periodo l'attuale ingresso dal lato est, che consentiva di accedere al castello con i carri. Con il ritorno della Valtellina al Ducato di Milano, il castello entrò in possesso della famiglia Guicciardi, che lo donò al Demanio. Fu quindi utilizzato come caserma ed in seguito come sede del Distretto militare, fino agli anni Ottanta.

 

Presso le antiche scuderie è stato aperto il Museo Storico Castello Masegra che illustra i tre secoli della dominazione dei Grigioni in Valtellina (1512-1797).

Il Museo Storico Castello Masegra, dedicato ai tre secoli di dominazione dei Grigioni sulla Valtellina (1513-1797) si trova a Sondrio all'interno di Castel Masegra che domina dall'alto la città, ed è ubicato nel corpo di fabbrica orientale del castello presso le antiche scuderie.

Si compone attualmente di sole tre sale che rievocano simbolicamente alcuni momenti cruciali di questo periodo storico. Nella sala d'ingresso sono presenti, gli uni di fronte agli altri, alcuni stemmi gentilizi di famiglie nobili delle due aree. Vi si trova inoltre una parte di un più ampio stemma delle Tre Leghe, spezzato in due e quindi utilizzato come materiale di reimpiego con la funzione di tombino.

La seconda sala è dedicata al periodo più travagliato di questi tre secoli, vale a dire la prima metà del XVII secolo, quando la Valtellina fu teatro del Sacro Macello, del passaggio dei Lanzichenecchi e della Guerra dei trent'anni e passò inoltre per un ventennio (1620-1639) sotto il dominio spagnolo, ricongiungendosi al Ducato di Milano. Sono qui presenti un curioso vetro tedesco, andato in frantumi e poi ricostruito, raffigurante le princpali attività economiche della valle, uno stemma del Forte di Fuentes, costruito dagli Spagnoli all'imbocco della Valtellina, alcune croci cimiteriali e alabarde, a simboleggiare la peste, il Sacro Macello e l'attività di Mercenario, mestiere praticato da molti montanari dei Grigioni.

Nell'ultima sala si possono vedere una testa di San Giovanni Nepomuceno, protettore dei ponti, e la colonna della berlina, alla quale venivano legati i criminali durante questo periodo.

Il progetto "Castello Masegra e Palazzi Salis- un circuito culturale dell'area Retica Alpina" promosso dal Comune di Sondrio e dalla Regione Bregaglia intende incentivare le relazioni culturali tra i due territori e far conoscere la storia e il patrimonio artistico della Valtellina e dei Grigioni.
E' nato così un innovativo progetto museale articolato in un sito internet www.castellomasegra.org, un allestimento multimediale sulla figura di Pietro Ligari, un centro di documentazione e un nuovo percorso espositivo che si sviluppa a Castello Masegra incentrato su alcuni temi storici nati nel periodo della dominazione delle Tre Leghe (1512-1797).