- Musica e spettacolo
Vivaldi Recomposed
Le hanno portate ovunque, anche nei luoghi più lontani dalla musica classica che si possano pensare: le Quattro stagioni risuonano nei centri commerciali e negli ascensori, nelle segreterie telefoniche e nelle pubblicità, senza dimenticare gli scaffali dedicati ai cd negli autogrill.
Ed è proprio per questo che Max Richter ha osato fare ciò che nessuno si era azzardato a compiere prima: riscriverle. Vivaldi era andato ovunque in questi due secoli e mezzo, ma sempre con le sue note originali. Invece Richter le ha rivisitate in chiave minimalista, tingendo di ambient music ed elettronica il barocco veneziano.
Un sacrilegio? Lo pensavano anche i primi cui il compositore espose il progetto, ma davanti all’opera compiuta hanno cambiato idea: a Londra è stato sommerso non dalle critiche ma dalle ovazioni, le ha volute incidere un virtuoso come Daniel Hope.
E continuano a incantare e incuriosire artisti come Anna Tifu, che tra Paganini e Brahms non disdegna cimentarsi col Tango di Piazzolla. La bella e talentuosa violinista sarda porta il Vivaldi Recomposed di Richter in Conservatorio, gran finale di un intenso programma che parte dall’Adagietto per archi di Mahler e passa da “Un guardare senza confini” di Zambon, fresco vincitore del concorso F. Agnello. Il concerto è frutto della collaborazione con CIDIM per la circuitazione in Italia di progetti di valore.
PROGRAMMA
G. Mahler, Adagietto per archi
A. Zambon, Un guardare senza confini (1°Premio Concorso di Composizione F. Agnello 2021)
M. Richter, Vivaldi Recomposed (Le Quattro Stagioni)
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