- Arte e Cultura
Raffaele Romanelli: «Biografie. Se non il libro d'oro della nostra stirpe, cosa dunque?»
Il ciclo di incontri I linguaggi della storia, curato da Elisa Signori e Cesare Zizza grazie al sostegno del programma d'eccellenza del Dipartimento di Studi umanistici, entra nel vivo con il secondo appuntamento, dedicato a un genere, quello biografico, particolarmente affascinante per il pubblico e stimolante per gli studiosi, ma il cui statuto scientifico da sempre si presta a interrogativi metodologici e cortocircuiti interpretativi.Utilizzando la traccia offerta dalla pubblicazione del Dizionario Biografico degli Italiani, lavoro collettivo edito dall'Istituto dell'Enciclopedia Italiana che dal 1960 ha coinvolto più generazioni di specialisti di tutte le discipline, Raffaele Romanelli riflette sul significato che la biografia ha assunto o può assumere nel lavoro storico.Nel 1938 Giovanni Treccani presentava il progetto dell'opera a Mussolini come "Il libro d'oro della nostra stirpe". Ma da allora tutto è cambiato.Raffaele Romanelli è direttore scientifico del Dizionario Biografico degli Italiani dal 2011. Già professore dell'Università La Sapienza di Roma, ha insegnato in numerosi atenei italiani e stranieri, ed è stato presidente della Società Italiana per lo Studio della Storia Contemporanea. Tra i volumi di cui è autore: L'Italia liberale 1861-1900 (Bologna 1979, nuova ed. 1990); Il comando impossibile. Stato e società nell'Italia liberale (Bologna 1988, nuova ed. 1995); Importare la democrazia: sulla Costituzione liberale italiana (Soveria Mannelli, 2009); Lezioni di storia contemporanea (Bologna 2011-2014). Ha curato tra l'altro: Storia dello stato italiano dall'Unità ad oggi (Roma, 1995); A scuola di voto: catechismi, manuali e istruzioni elettorali fra Otto e Novecento (Roma, 2008); Impero, imperi: una conversazione (Napoli-Roma 2010).