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Milano e il cinema
Dall’8 novembre 2018 al 17 febbraio 2019, le sale di Palazzo Morando | Costume Moda Immagine di Milano accolgono la mostra Milano e il cinema che analizza il rapporto tra il capoluogo lombardo e il mondo della settima arte.
Curata da Stefano Galli, promossa da Comune di Milano | Cultura, Direzione Musei Storici, nell’ambito del palinsesto Novecento italiano e organizzata da MilanoinMostra col patrocinio della Regione Lombardia, l’esposizione presenta fotografie, manifesti, locandine, contributi video e memorabilia in grado di ripercorrere un secolo di storia del cinema a Milano, dalle prime sperimentazioni degli anni Dieci all’epoca d’oro degli anni sessanta, fino alle produzioni più recenti con la nascita di un genere-commedia tutto milanese che ha visto affermarsi artisti quali Renato Pozzetto, Adriano Celentano, Diego Abatantuono, Aldo, Giovanni e Giacomo, e molti altri.
Prima che il regime fascista concentrasse le grandi produzioni cinematografiche nelle nuove strutture romane di Cinecittà, Milano ha rappresentato il centro nevralgico delle prime sperimentazioni in Italia, luogo di fiorente innovazione, creatività e capitale della nascente industria filmica. Negli anni Trenta, la costruzione dei teatri di posa capitolini e il conseguente trasferimento nella Capitale delle attività produttive provocarono una perdita di centralità del capoluogo lombardo all’interno della produzione cinematografica. Occorre aspettare gli anni Cinquanta-Sessanta perché Milano si trasformi lentamente in set di innumerevoli pellicole che cercavano di cogliere nei cambiamenti della città l'essenza stessa della modernità. Da Miracolo a Milano a Rocco e i suoi fratelli, da La Notte a Il posto, sono decine le produzioni che immortalarono le atmosfere cittadine e catturarono l'incanto e le contraddizioni dell’evolversi a ritmi vertiginosi della metropoli.
Nonostante avesse perso il primato produttivo, agli inizi degli anni Sessanta, Milano seppe convertirsi nel luogo ideale dove sviluppare due nuovi filoni cinematografici: quello pubblicitario, che avrà la sua più clamorosa espressione in Carosello e quello industriale teso a valorizzare le realtà imprenditoriali attraverso il linguaggio cinematografico.
Dopo la stagione dei poliziotteschi degli anni Settanta, che proprio nel capoluogo lombardo troveranno il set ideale, gli ultimi decenni vedranno proliferare la commedia in salsa meneghina con protagoniste figure entrate di diritto nell'immaginario di tutti.