- Arte e Cultura
Joseph Beuys
JOSEPH BEUYS
Il Tamburo dello Sciamano a 100 anni dalla nascita
Orari:
Mercoledì e giovedì, 10.00-12.30 / 15.00-19.00
Venerdì e sabato, 10.00-12.30 / 15.00-22.00
Domenica, 10.00-19.00.
Aperto anche il 15 agosto
Inaugurazione 18 giugno ore 18.00 alla presenza del Presidente della Provincia Beniamino Morselli e della Console Generale della Repubblica Federale di Germania, Tatjana Schenke-Olivieri
JOSEPH BEUYSIl Tamburo dello Sciamanoa 100 anni dalla nascitaopere, documenti e video simbolo dell’arte ampliata
La mostra, curata da Antonio d’Avossa, celebra il centenario della nascita (Krefeld 1921 - Düsseldorf 1986) di Joseph Beuys che ha segnato la storia dell’arte contemporanea con la sua idea di “arte ampliata”, interpretata in senso antropologico. Con l’esposizione di opere, materiale documentario, video e le iniziative collaterali si rende omaggio all’attualità del pensiero di Beuys circa il ruolo dell’artista, l’impegno ambientale, il rapporto tra arte e scienza in un progetto sociale che coniughi la sostenibilità ambientale con l’autonomia collettiva e individuale.Esposti anche manifesti firmati dal Maestro tedesco, cartoline e fotografie. Grande protagonista della sperimentazione concettuale, Beuys compendia con Andy Warhol, di cui era amico ed estimatore benché su posizioni diverse, le linee fondamentali dell’arte visiva del secondo dopoguerra. Notissimo in Europa e negli USA dal 1971, ha lavorato ed esposto con notevole intensità in Italia. Legato in un primo tempo a Fluxus, gruppo che intendeva ricreare il senso dell’arte in relazione alla vita, Beuys è sempre stato molto attivo nel proporre temi ecologici e ha dato un contributo essenziale alla fondazione del movimento de I Verdi. «La difesa della natura di Beuys va letta non soltanto nel senso ecologico, ma principalmente nell’aspetto antropologico: difesa dell’uomo, della creatività, dei valori umani» (A. d’Avossa).
Di particolare interesse in mostra la ricostruzione simbolica dell’incidente dell’aereo Stuka J-87 caduto in Crimea, a causa di un’improvvisa tempesta di neve, nel febbraio 1943.
L’artista fu immediatamente soccorso e salvato dai nomadi tartari che praticarono una medicina di “ricostruzione” ricoprendo il suo corpo di grasso animale e avvolgendolo nel feltro. Successivamente venne trasportato in ospedale dove ricevette ulteriori cure. Da questa vicenda strettamente legata alla natura nasce la sua idea di arte come esperienza salvifica del mondo malato e l’uso del feltro e del grasso, come di altri materiali naturali ricorrenti, nelle sue “Azioni”, nelle installazioni e nelle opere.
EVENTI COLLATERALI
Visite guidate nel weekend per gruppi e famiglie
prenotazione al numero 347 45 33 449.
Visite per ipovedenti
prenotazione al numero 3474533449. Fornite apposite lenti.
Percorsi didattici: “immersione” nella natura in bici, a piedi, o in battello a propulsione elettrica, con arrivo o partenza dalla mostra.
Prenotazione presso Cooperativa Alkémica al numero 333 56 69 382
Per info: 347 45 33 449 associazione.flangini@gmail.comwww.associazioneflangini.eu , www.casadelmantegna.it ,
infopoint mantova 0376432432 - info@turismo.mantova.it – www.turismo.mantova.it
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