- Arte e Cultura
Il borgo di Oliva Gessi, piccolo mondo agricolo
Le Giornate FAI d'Autunno 2021 16 e 17 ottobre 2021
Il 16 e 17 ottobre il FAI Giovani - Oltrepò Pavese vi da appuntamento ad Oliva Gessi, piccolo borgo collinare, oggi oasi di tranquillità, un tempo pionieristica azienda agricola in cui tradizione e modernità si sono fusi in un connubio davvero originale.
Il borgo di Oliva Gessi sorge a 275 metri circa sulla prima collina dell'Oltrepò Pavese, tra la valle formata dal Rile San Zeno e quella del Verzate ed è circondata da campi agricoli e vigneti che lambiscono i comuni di Corvino San Quirico, Calvignano, Montalto Pavese, Mornico Losana e Torricella Verzate. L'abitato è costituito dal centro storico con castello, cascine, stalle e la grande casa dei massari; più in basso si trova la chiesa di San Martino, il circolo parrocchiale con il teatro, e il municipio. Da segnalare anche la frazione “Gessi” arroccata su roccia calcarea gessosa, con le antiche cave.
Di origine romana, quando già si praticava la viticoltura, le prime notizie del borgo di Oliva Gessi risalgono al 998 d.C. All'inizio del XII secolo il feudo che aveva per centro Montalto, passa in mano alla famiglia pavese dei Belcredi fino alla fine del feudalesimo. Saranno i successivi proprietari, i marchesi Isimbardi, a plasmare l'attuale abitato, sostituendo nel XIX secolo le casupole medioevali con complessi abitativi secondo il modello della grande cascina lombarda di pianura, con le grandi corti. In uno di questi edifici nasceva nel 1873 san Lugi Versiglia, salesiano, missionario e vescovo, martirizzato in Cina nel 1930 e canonizzato nel 2000.
Attorno al castello, il centro abitato fu riedificato nel XIX secolo con criteri che oggi definiremmo razionali: alle precedenti casupole di origine medievale si vollero sostituire gli attuali complessi "Cà dal ‘32" (Casa natale di Mons. Versiglia), "Palazzetta", “Fabrichetta”, "Co dad là". Intorno ad ampie corti si sviluppano i portici, le stalle, le cascine, la grande casa dei massari a due piani con ampie stanze illuminate, grandi finestre, sottotetto con ballatoio, ampie logge coperte, secondo il modello della grande cascina lombarda di pianura. L'esempio migliore è riscontrabile nella corte del "Co dad là" con la bella facciata dalle grandi arcate, le finte finestre che ne ricamano il lato occidentale, e le slanciate monofore neogotiche delle cascine. Sempre nella medesima epoca veniva realizzato quello che rimane ad oggi il simbolo di Oliva, il Vultò, arco a tutto sesto con funzione di sostegno al grande muraglione che imbriglia il terrapieno su cui si apre il giardino all'italiana del Castello e, accanto ad esso, l'antico forno a servizio dell'intera comunità.
COSA SCOPRIRETE DURANTE LE GIORNATE FAI?
L'apertura nelle giornate FAI prevede una passeggiata all'interno del borgo, dove si potrà apprezzare l'architettura della grande cascina lombarda di pianura, esempio unico in ambito collinare, con ampie corti circondate da portici, stalle e pollai. Sarà possibile vedere le antiche cantine risalenti a prima della riedificazione del borgo (XV secolo), normalmente non accessibili al pubblico, e dove ancora oggi si conserva il vino. Un viaggio nel mondo contadino in un contesto rimasto pressoché immutato dalla fine del XIX secolo. Scopriremo anche le tecniche agricole, all'epoca innovative, applicate dal Prof. Abram Debendedetti, fondatore della Tenuta di Oliva, che valsero all'azienda la medaglia d'argento all'Esposizione Universale di Torino del 1884. Sarà visitabile anche la casa natale e museo di San Luigi Versiglia, con importanti cimeli, e la chiesa parrocchiale dove si trova il battistero in pietra del XV secolo in cui ricevette il battesimo. Nella chiesa anche una serie pregevole di affreschi del pittore Carlo Morgari e altri affreschi databili al XVIII secolo. Chi vorrà potrà raggiungere con una camminata la frazione Gessi, in cui si racconterà la storia delle antiche cave di gesso.
A CURA DI Delegazione FAI dell'Oltrepò Pavese
Orari
Sabato: 14:00 - 18:00
Domenica: 10:00- 13:00/ 14:00 - 18:00
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