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GIORDANO MORGANTI. SE FOSSIMO ANCHE NOI COSÌ FAMOSI
Mostra fotografica di Giordano Morganti
Mostra fotografica - Prorograta fino al 28 luglio
In futuro tutti saranno famosi per 15 minuti. In attesa che la previsione di Andy Warhol della metà degli anni Sessanta si avveri, possiamo guardare negli occhi chi famoso lo è davvero. L’occasione è la mostra fotografica di Giordano Morganti «Se fossimo anche noi così famosi», in programma in Galleria Civica, dal 24 maggio al 28 luglio.
Da Jorge Luis Borges a Indro Montanelli, da Dustin Hoffman a Vasco Rossi, da Fabrizio De André, a Sabrina Ferilli: lo sguardo penetrante di Giordano Morganti «racconta», attraverso il suo obiettivo, attori, top model, campioni dello sport, artisti, icone del nostro tempo. La mostra, curata dal critico d’arte Carlo Micheli, propone per la prima volta i ritratti di personaggi famosi di Giordano Morganti pubblicati da riviste come Vogue Italia, Vanity Fair e Harper Bazaar.
Si tratta di una mostra unica perché Morganti apre alla città quella parte del suo archivio che comprende i ritratti di personaggi famosi e le fotografie di moda che sono una parte importante del suo lavoro.
Paradossalmente è più difficoltoso fotografare un attore che non una persona qualunque, presa dalla strada
- afferma Giordano Morganti - perché l’abitudine a posare, a stare di fronte ad un obiettivo, conferisce agli scatti un sapore artefatto che impone al fotografo di lacerare la maschera creata dalla consuetudine e scavare in profondità, fino a fare emergere la personalità privata dei VIP.
Nelle foto di moda è esasperata la capacità delle modelle di assumere atteggiamenti spesso innaturali, che facciano risaltare l’abito indossato e la personalità di chi lo indossa. «Trasformare le modelle in manichini asettici – spiega il curatore Carlo Micheli - è far torto alla loro sensualità, all’essenza stessa della femminilità e, in fin dei conti, anche alle creazioni indossate. Questi scatti ormai storici contribuiscono alla creazione del mito, sono come dei ritratti di Dorian Gray all’incontrario, dove l’immagine vive incorrotta e incorruttibile nel tempo, mentre il corpo invecchia inesorabilmente».
Giordano Morganti
Milanese, classe 1956, talento precoce, inizia a fotografare a nove anni con una Kodak Instamatic e a 17 pubblica su Vogue Italia il suo primo ritratto, una foto dello scrittore argentino Jorge Luis Borges. Ha esposto le sue opere a Palazzo Te a Mantova, a Palazzo Magnani a Reggio Emilio, alla Biennale di Venezia, alla Biennale di Mosca, alla Fondazione del Monte dei Paschi di Siena, alla Palazzina di Caccia di Stupinigi e alla Biennale di Fotografia di Torino.
Orari
Inaugurazione: venerdì 24 maggio alle ore 18.00
Da martedì a venerdì: ore15:00-19:00
Sabato, domenica e festivi: ore 10:00-13:00/15:00-19:00
Ingresso libero