- Arte e Cultura
Diario di Adamo ed Eva
Barbara De Rossi e Francesco Branchetti (che ne firma anche la regia) portano in scena Diario di Adamo ed Eva. Tratto da un racconto di Mark Twain, lo spettacolo narra come siano andate le cose tra l’uomo e la donna in chiave ironica e umoristica ma anche fiabesca e romantica e come possa essere nata l’attrazione tra i due sessi. Il testo a due voci inizia con l'apparizione di Eva, che Adamo vede come una creatura bizzarra e fantasiosa; Adamo si ritrova un bel giorno a dover fare i conti con questa nuova creatura: «Questo nuovo essere dai capelli lunghi… Non mi piace, non sono abituato ad avere compagnia». Nel racconto le due voci si avvicendano in modo commovente e allegro. Eva una creatura bizzarra e fantasiosa, romantica, vanitosa, chiacchierona sempre interessata a dare nomi agli animali, alle piante e al creato. Adamo è un uomo rude e molto irascibile, un solitario, innervosito dalla continua presenza di Eva, che lo segue incuriosita, parlando ininterrottamente. Adamo però è molto affascinato da Eva. Il loro incontro appare destinato al disastro. Poi Eva mangia la mela e comincia la caduta, entrano nel mondo della morte, dei figli, del lavoro, della conoscenza; arrivano i figli Caino e Abele, esseri che Adamo per molto tempo non riconosce come umani, ma crede siano una nuova specie di animali. I due diari si susseguono fino a che i due nonostante le diversità, si rendono conto che si amano. È l’incontro tra l’uomo e la donna, in questo giardino dell’Eden con tutti gli aspetti e le caratteristiche dell’uomo e la donna moderni, mirabilmente tratteggiati dalla penna di Mark Twain.