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Carla Cerati. Il ’68 e ‘Morire di classe’
La mostra e il convegno vogliono rendere omaggio all’importante lavoro fotografico condotto da Carla Cerati, insieme a Gianni Berengo Gardin, alla fine degli anni Sessanta, volto a far conoscere la condizione dei manicomi in Italia. Il lavoro venne diffuso e conosciuto grazie alla pubblicazione nel libro Morire di classe. La condizione manicomiale fotografata da Carla Cerati e Gianni Berengo Gardin, curato da Franca Ongaro Basaglia e Franco Basaglia per Einaudi nel 1969.
“Alla fine di questo processo di disumanizzazione, il paziente che era stato affidato all’istituto psichiatrico perché lo curasse, non esiste più: inglobato e incorporato nelle regole che lo determinano. È un caso chiuso. Etichettato in modo irreversibile, non potrà più cancellare il segno che lo ha definito come qualcosa al di là dell’umano, senza possibilità di appello”.
Con questa frase in copertina il libro contribuì a denunciare con forza, e con l’evidenza delle immagini, la condizione disumana degli ospedali psichiatrici, sostenendo il movimento di opinione che portò alla chiusura dei manicomi con la legge Basaglia (legge 13 maggio 1978, n. 180) di cui ricorrono i 40 anni proprio nel 2018. Il movimento dell’antipsichiatria, nato nel mondo anglosassone a metà anni Sessanta e diffusosi ben presto anche in Italia, poneva radicalmente in discussione l’istituzione psichiatrica, l’esercizio della violenza e della segregazione, perpetrate contro soggetti deboli, poveri, diseredati, oltre al concetto stesso di malattia mentale.
Le fotografie in mostra, più di quaranta stampe originali di Carla Cerati, esposte insieme al libro Morire di classe e a materiali archivistici, testimoniano in modo diretto e senza mediazioni la terribile condizione umana che la fotografa vide e affrontò, con coraggio e determinazione, insieme a Gianni Berengo Gardin. Le affiancano fotografie da lei scattate negli ambienti sociali e politici dell’epoca, come quelle tratte dalla serie Mondo cocktail, sulla contestazione del ’68, sul dibattito tra gli intellettuali alla Libreria Einaudi di Milano.
Il convegno intende approfondire alcuni aspetti del lavoro Morire di classe, allargando lo sguardo all’importante e ampio contributo dato da Carla Cerati, con la sua attività di fotografa e scrittrice, sul piano culturale, sociale, politico.