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I guardiani del Nanga
“L’alpinismo e la montagna sono un contenitore di storie incredibili, storie soprattutto di grande umanità – dice il regista Stefano Scherini -. In questo spettacolo abbiamo cercato di indagare le ragioni che spingono gli scalatori a rischiare tutto per seguire la propria passione, e lo abbiamo fatto seguendo le vicende di sette protagonisti. Da sondriese, sono molto felice di poter portare ‘I Guardiani del Nanga’ in Valtellina, e non nei centri cittadini di bassa quota, ma in alto, ai piedi proprio di quelle montagne che hanno ispirato e ispirano ancora oggi gli animi di grandi alpinisti”.
Sul sito web della compagnia https://www.mitmacherteatro.com/mitmacher-altrevie e sulle sue pagine social (@mitmacherteatro), potrete seguire il trekking del regista Scherini e dell’attore Ciaffoni, che percorreranno le tappe delle due Alte vie collegandole: pubblicheranno aggiornamenti, racconti, foto e video del loro tour, escursionistico oltre che teatrale.
Sugli stessi canali saranno date informazioni relative agli spettacoli in caso di pioggia o meteo incerto.
I Guardiani del Nanga, scritto da Gioia Battista,parla di sette uomini che hanno sfidato i propri limiti, senza arrendersi, fino alle conseguenze più estreme. Albert Mummery, Willy Merkl, Günther Messner, José Antonio Delgado, Karl Unterkircher, Tomasz Mackiewicz e Daniele Nardi sono i sognatori che sono rimasti lassù. Sono i ‘guardiani’, alpinisti eccezionali che nel tentativo di raggiungere la vetta non hanno fatto più ritorno.
L’attore Nicola Ciaffoni davanti al pubblico racconta le loro storie, le loro passioni e i loro tormenti vestendo anche i panni di una guida-portatore pakistano, una sorta di fool shakespeariano che ha il compito, attraverso l’ironia, di svelare i temi più profondi dello spettacolo: la rincorsa dei propri sogni e la volontà di superare i propri limiti “con mezzi leali”. Perché, per dirla con uno dei protagonisti, José Antonio Delgado, “la cosa migliore da fare con la morte è approfittare della vita”.
Lo spettacolo è scritto da Gioia Battista, interpretato da Nicola Ciaffoni e diretto da Stefano Scherini, la produzione è Mitmacher e Botëghes Lagazoi in collaborazione con il Teatro del Carretto.